L’ingegnere di Gela, Francesco Agati, dichiara: “Ciò che è avvenuto oggi “Parziale” Crollo del Pontile Sbarcatoio era stato preventivamente segnalato alle autorità con denunce e interviste rilasciate presso Tv e giornali, se si interveniva quando segnalato si sarebbero risparmiati moltissimi soldi, oggi con i materiali sul fondo e il prossimo effetto domino del vecchio pontile il costo sarà elevato. Segue relazione (premonitrice) in possesso al Comune di Gela del 22/Luglio/2020 Protocollo 78534:
Il sottoscritto Dott. Francesco Agati,, incaricato da parte del Comune di Gela, di redigere un verbale preliminare per la demolizione del vecchio pontile di Gela, incarico gratuito accettato.
· Storia
· Materiali da costruzioni utilizzati
· Materiale recuperabile
· Messa in sicurezza immediata
· Costo
· Idea base: Materiali nuovo pontile
STORIA
Il progetto, redatto nel 1909 dall’Ufficio del Genio Civile di Caltanissetta, diventò operativo nel 1911 e fu terminato quattro anni dopo nel 1915, dopo qualche anno, però, si rese necessario il suo allungamento di altri 150 metri, i lavori di prolungamento, appaltati il 1° settembre del 1932, furono terminati nel 1935, realizzati dalla Società dell’Ing. Francesco Saverio Rossi & C.i con sede a Roma.
Prima dello sbarco alleato sulla spiaggia di Gela, avvenuto la notte tra il 9 e il 10 luglio del 1943, il comando militare dell’esercito italiano, di stanza a Gela, fece saltare in aria con una carica esplosiva la -parte centrale del pontile- per ritardare lo sbarco delle truppe alleate le quali, peraltro, non ebbero nessun impedimento da tale inutile demolizione. (I danni causati dall’esplosivo hanno portato ripercussioni sulla struttura fino ai giorni nostri.).
La casamatta in cui era ubicato il sistema di pesatura a bilico che fino agli anni Sessanta era utilizzato per la pesatura di diversi prodotti, trasportati su camion, in entrata e in uscita dal pontile sbarcatoio, prodotti come balle di cotone, carrube, fave, ecc. che venivano imbarcati e sbarcati da navi di piccolo cabotaggio che attraccavano sulla sua piazzetta, venne demolita negli anni ottanta.
Immobili di pertinenza del porto, la vecchia dogana risalente ai primi anni del Novecento, sede tempo fa dell’Ufficio Circondariale Marittimo e nel 1943 del comando americano per la gestione viveri, negli anni Cinquanta fu scelta come punto di riferimento della Rete Italiana di Inquadramento Altimetrico e come caposaldo di livellazione dell’Istituto Geografico Militare; una targhetta in ferro, sul muro a lato dell’ingresso principale, ne attestava la collocazione.
MATERIALI DA COSTRUZIONI UTILIZZATI
Il pontile sbarcatoio rappresenta in assoluto la prima costruzione in cemento armato con ciotoli realizzata a Gela; Sorretto su una serie di pilastri immersi a mare, struttura concatenata e ancorata con armatura in ferro tondo dal diametro verosimilmente dai 6 mm al Ø 40 mm per quello che è possibile vedere (ormai è completamente ossidato e disintegrato)
Materiali
Armatura in ferro
Calcestruzzo (cemento, sabbia, ciotoli) Basolato lavico colore nero
MATERIALI RECUPERABILI PRIMA DELLA DEMOLIZIONE
Bitte
Basolato
In entrambi i casi bitte, e basolati saranno numerati e depositati nei magazzini comunali per essere ricollocati nel nuovo pontile.
Ciò premesso, scartando categoricamente l’ipotesi restauro e ripristino per gli alti costi e le incognite costi-benefici su un opera centenaria che mai e stata soggetta da manutenzione, dichiara che l’antica opera deve essere demolita per i seguenti motivi:
I piloni in cemento armato realizzati tra il 1915 e il 1935 immersi in acqua marina hanno corroso il ferro di armatura irreparabilmente, non possono più sostenere pesi dall’alto, compressione , tensioni, e sono privi di elasticità, il continuo infrangersi delle onde marine in questi ottantacinque anni, l’inesistente manodopera, potrebbero fare cedere l’infrastruttura in qualsiasi momento con aggravio di costi per la collettività. Prevedo un crollo parziale entro e non oltre 10 anni con costi altissimi per la rimozione delle macerie nei fondali marini. Per tale motivo reputo la manutenzione, la ristrutturazione e il restauro solo uno sperpero di denaro pubblico, e di tempo, bisogna demolire, progettare e ricostruire l’opera marittima nel minor tempo possibile.
MESSA IN SICUREZZA
Consiglio la demolizione immediata di due campate circa 15 metri per non tagliare est e ovest della spiaggia di Gela, per permettere di fare passeggiare i bagnanti senza imprigionarli a est o ad ovest della spiaggia di Gela, successivamente il montaggio di una recinzione in reticolato zincato apposto a tre metri dal perimetro del pontile che avvolgerà il pontile a terra senza occludere il passaggio est-ovest.
COSTO PRESUMIBILE PER LA RICOSTRUZIONE
(Premettiamo che il nuovo pontile avrà le stesse misure e dimensioni in lunghezza, larghezza e altezza di quello da demolire, tale scelta velocizzerà le autorizzazioni della nuova opera.)
Messa in sicurezza immediata Euro 23.000,00 + iva
DEMOLIZIONE Euro 790.000,00 + iva
PROGETTAZIONE Euro 390.000,00 + iva
COSTRUZIONE DEL NUOVO PONTILE Euro 5.650.000,00 + iva
Idea base: MATERIALI PER LA NUOVA COSTRUZIONE.
Il calcestruzzo più indicato secondo i miei studi sulla materia: Sarà quello mai utilizzato in Sicilia, resistente alla compressione di 1000 kg su cm³; Il ferro di armatura sarà surrogato con acciaio inossidabile; il conglomerato verrà arricchito con ciotoli locali. Bitte e basolato storici verranno ricollocati. Resterà in piedi per 1000 anni.