Salvatore Licari, presidente Ethikos per il territorio, dichiara: “TARIFFE ACQUA – VIOLAZIONI IN CAPO A SICILACQUE CON EFFETTI dal 2013 al 2019, SUL PREZZO DI VENDITA DELL’ACQUA AI GESTORI PROVINCIALI IDRICI, E RITENIAMO RIPERCUSSIONI A CARICO DEI CITTADINI E DELLE IMPRESE.
-ATI di Agrigento composta dai Sindaci dei Comuni Agrigentini, Ati di altre province, ed Enti di Governo della Regione quali Assessorato o Commissione Parlamentare dei Deputati, probabilmente non sono al corrente di ciò (e non lo riteniamo plausibile), poiché cio’ avrebbe dovuto produrre iniziativa in loro, tant’e’ che non ci risulta che abbiano mosso rilievi a Siciliacque al riguardo per esercitare quindi a tutela ed a favore dei Cittadini ed Imprese.
Si ritiene dovrebbero altresì impugnare il contratto di fornitura, la convenzione fra la Regione e Siciliacque.
Attendiamo chiarimenti ed informazioni sulle procedure intraprese o se Sicilacque abbia rettificato accreditando di recente. In tal ultimo caso la questione sarebbe risolta, con gli accrediti a favore dei consumatori.
Quanto sopra si espone,
In considerazione delle sottoriportate violazioni rilevate da ARERA, a carico della Sicilacque che ha applicato dei prezzi di vendita dell’acqua maggiorati, certamente a carico dei gestori provinciali, quali Girgenti Acque (AG), Caltacque (CL), Acquaenna (EN), Amap (PA) ed altri clienti, i quali a loro volta hanno ribaltato il maggiore costo ai cittadini ed Imprese. Si pone pertanto la questione che tali gestori dovrebbero chiedere il rimborso a Siciliacque e contestualmente accreditare i cittadini e le imprese delle somme addebitate nelle bollette ingiustamente.
La questione è deduzione logico-giuridica ed economica dalle constatazioni e dall’
AVVIO DEL PROCEDIMENTO DA ARERA, nei confronti di SICILACQUE S.p.A. del 25 luglio 2019, per l’accertamento, nei termini di cui in motivazione, delle violazioni della regolazione tariffaria del SII e per l’adozione dei relativi provvedimenti sanzionatori e prescrittivi ai sensi di legge.
Riguarda violazioni per aumenti tariffari applicati negli anni 2013, 2014, 2016, 2017, 2018, senza le delibere autorizzative prescritte; ed altresì le mancate comunicazioni relativamente ai volumi di specifiche forniture di acqua degli anni dal 2014 al 2018, necessarie per la determinazione delle tariffe annuali sino al 2019
“Rileva l’ARERA la conseguente perdurante lesione del diritto degli utenti alla esatta conoscenza e alla corretta applicazione dei corrispettivi tariffari dovuti per il servizio reso.”
Si rammenta che Sicilacque spa, fornisce gli Ambiti territoriali di Agrigento, Caltanissetta, Trapani, Società di distribuzione di acqua, e clienti delle Province di Messina, Ragusa e Palermo. In una posizione di mercato dominante
Non risultano rilievi o determine in merito da parte dell’ARS e Giunta di Governo Regionale.
“L’ACQUA È UN BENE PUBBLICO E DEVE ESSERE GESTITA DALL’AUTORITÀ PUBBLICA IN EFFICACIA ED EFFICIENZA E SENZA SCOPI DI LUCRO”