Padre Salvatore Giuseppe Pignatone, parroco della Chiesa Madre SS. Crocifisso di Bompensiere scrive una nota di protesta al Presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale della famiglia e delle politiche sociali Antonio Schiavone. Oggetto: Cantiere di lavoro per disoccupati in favore degli Enti di Culto. Di seguito testo integrale della raccomandata:
“Questa Parrocchia opera in un comune di poco meno di 500 abitanti. Le risorse economiche, così come si ritrovano “vittime dei numeri”, danno una facile idea di come “viaggiano” in un regime di assoluta indisponibilità, anche ai fini di possibili investimenti in carità sociale. L’occasione dell’avviso n. 3 di cui al D.D.G. n. 9482 del 09/08/2018 per il finanziamento dei cantieri di lavoro per gli Enti di culto, si è presentata quale viatico della provvidenza per sistemare i locali delle attività oratoriali. Locali che si avviavano, ahimè, ad un crescente degrado. Proprio per la “povertà” delle risorse in Parrocchia. Grazie al supporto del Comune di Bompensiere e all’impegno di volontari parrocchiani si è riusciti (faticosamente, sic) a predisporre gli atti necessari per ottenere il decreto di cui in oggetto. Lavori e attività consequenziali, iniziati nel rispetto dei tempi imposti. Così come si è sempre sperato che tale tempistica si potesse collegare alla solerzia burocratica degli Uffici della Regione Siciliana per l’accredito del necessario promesso finanziamento.Così come disposto dalla normativa di riferimento e dalle indicazioni comportamentali dettate dallo stesso Dipartimento in seno all’Assessorato Regionale al Lavoro. Il cantiere di lavoro iniziato il 20 settembre si è concluso il 29 dicembre 2020! Dopo l’avvenuto accredito dell’anticipo del 20%, nonostante l’invio degli atti necessari con la richiesta della seconda parte, pari al 70% delle somme, ad oggi non è pervenuto alcun segnale, e la motivazione addotta per il “ritardo” da parte degli uffici sta tutta nella frase “è tutto bloccato perché deve essere approvato il bilancio della Regione”! Questa Parrocchia non è in alcuna condizione di anticipare somme, almeno di questa entità! Nello spirito della dichiarazione di intenti dell’avviso n. 3, sopra meglio specificato, “al fine di contrastare gli effetti della crisi economica che investe le fasce più deboli della popolazione, per mitigare le condizioni di povertà ed emarginazione sociale scaturenti dalla carenza di opportunità occupazionali e per favorire l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro di persone in cerca di occupazione”, questo “Ente di Culto” ha ritenuto di dover dare priorità alla liquidazione dell’onorario, sia pur parziale, ai lavoratori, così come “amabilmente” definiti nel decreto regionale con l’appellativo di…”allievi” del cantiere. Confidando nel rapido sviluppo delle procedure di accreditamento delle somme da parte della Regione, al fine anche di soddisfare il pagamento dei contributi previdenziali e “chiudere”, senza ulteriori costi con diffide e sanzioni anche la obbligata polizza fideiussoria. Oggi l’INPS batte cassa con diffida, la società che ha fornito la polizza non soddisfatta del primo ciclo che copriva il periodo di esecuzione del cantiere fino al 31 dicembre 2020, torna a battere cassa. Arriverà (ancora ahimé) anche l’INAIL! Questa Parrocchia ha preso impegni sociali confidando nella burocrazia regionale! Perché bisogna aspettare il nuovo bilancio se la “spesa” è iniziata, e si suppone “coperta”, con il “vecchio” bilancio? Arcana burocrazia finanziaria? Ciò premesso si prega volere adoperarsi affinché vengano superate queste pastoie e possano essere accreditate le somme previste e già richieste in uno con la documentazione di rendicontazione del primo 20%. Si prega, quindi, l’On.le Nello Musumeci, Presidente della Regione, nonché l’On.le Assessore Antonio Schiavone perché possano sbloccare questa anomala situazione. O, in alternativa, adottare un provvedimento che ci consenta di conciliare, con i suddetti Enti assistenziali, l’erogatore della polizza, gli allievi e i fornitori, i tempi per adeguarli alla stessa tempistica di rimessa dell’accredito regionale. Sicuri di un benevolo accoglimento, con viva cordialità porgo distinti saluti.”
IL PARROCO
(Padre Salvatore Giuseppe Pignatone)