Scoppia la protesta dei lavoratori dell’indotto di Gela. Questa mattina, le maestranze hanno bloccato in maniera pacifica le strade di accesso alla città. Un sit in è stato inscenato anche davanti il centro direzionale Enimed, sulla Gela – Catania. I lavoratori protestano contro il mancato avvio del progetto di riconversione della Raffineria di Gela, ferma oramai da oltre un anno. Inoltre per buona parte di loro sono anche scaduti gli ammortizzatori sociali. La protesta – hanno annunciato i lavoratori – proseguirà ad oltranza. Intanto il comparto chimico si prepara ad uno sciopero nazionale in programma per domani.Il sindaco di Gela, Domenico Messinese, questa mattina si è recato ai blocchi istituiti agli ingressi della città dai lavoratori dell’indotto Eni, per constatare di persona la situazione ed esprimere la propria vicinanza alle istanze dei manifestanti. “La misura è colma – ha commentato il primo cittadino – . La vertenza Gela non può attendere ancora risposte dall’alto che non arrivano. Solidarietà ai lavoratori, ma non solo. Siamo al loro fianco in una battaglia che riconosca il ruolo economico di un territorio che non può essere considerato come un limone buttato dopo essere stato spremuto”. Con Messinese erano gli assessori Simone Siciliano, Fabrizio Morello e Francesco Salinitro.
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