Il Consiglio dei ministri ha approvato nella notte il decreto “ponte” che introduce le restrizioni valide tra il 7 e il 15 gennaio. Infatti il 15 gennaio è atteso il nuovo DPCM.
Il weekend del 9-10 in zona arancione per tutta l’Italia, mentre negli altri giorni vigerà una zona gialla rafforzata, ovvero con lo stop agli spostamenti tra le Regioni. Tutta Italia entrerà quindi in zona gialla il 7 e l’8 gennaio, con libertà di movimento all’interno della Regione e la riapertura dei bar e dei ristoranti, che però dovranno richiudere e tornare all’asporto già dopo 48 ore: il fine settimana del 9 e del 10 si applicano infatti le misure arancioni. Quindi, locali chiusi e negozi aperti, libertà di movimento all’interno del proprio Comune (entro gli orari del coprifuoco, 5-22) e autocertificazione per spostarsi all’interno della Regione. Come durante le festività, però, sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Da lunedì 11 ripartirà la zona gialla, salvo che dopo il monitoraggio dell’Iss in arrivo l’8 gennaio alcune Regioni non cambino colore, anche in base all’inasprimento delle soglie Rt per le fasce. Lunedì 11 dovrebbe essere anche il giorno del rientro in classe per gli studenti delle scuole superiori, le lezioni in presenza saranno comunque al 50 per cento e sempre se la condizione epidemiologica lo consentirà. Nei territori inseriti nella zona Rossa il comunicato pubblicato dal governo conferma anche l’altra deroga in vigore a Natale, cioè “la possibilità, già prevista dal decreto-legge 18 dicembre 2020, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono”. Il comunicato del governo conferma questa possibilità fino al 15 gennaio. Il decreto introduce però una serie di novità per il meccanismo di divisione del Paese in fasce di rischio. Nel vertice di domenica sera tra governo e Regioni, infatti, si è pensato di rafforzare i criteri di valutazione dell’andamento epidemiologico di ciascun territorio a partire già dal 7 gennaio. Un punto di accordo è stato trovato sulla possibilità di abbassare le soglie dell’Rt per accedere alle varie zone a rischio, con un valore superiore a 1 si andrà infatti in zona arancione e con 1,25 in zona rossa.