«Non posso non prendere atto dell’esito del voto espresso dall’Aula e del suo significato politico. Se qualche deputato – vile e pavido – si fosse illuso, con la complicità del voto segreto, di aver fatto un dispetto alla mia persona, si dovrà ricredere. Perché il voto di questo pomeriggio – per la gravità del contesto generale – costituisce solo una offesa alle Istituzioni regionali, a prescindere da chi le rappresenta. Nella consapevolezza di avere ottenuto la fiducia del popolo siciliano, adotterò le decisioni che riterrò più giuste e le renderò note entro le prossime ventiquattr’ore». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, il capogruppo M5s a Sala d’Ercole Nuccio Di Paola e il governatore Nello Musumeci sono i tre delegati che rappresenteranno la Sicilia all’elezione del nuovo presidente della Repubblica. I tre sono stati votati dal Parlamento regionale nella seduta di oggi: 67 le schede scrutinate.
Ogni parlamentare poteva esprimere fino a un massimo di due preferenze. Il più votato è stato Miccichè, che ha ottenuto 44 voti, seguito da Di Paola (32) e Musumeci (29).
Non sono mancate le reazioni politiche:
CANCELLERI: MUSUMECI PERDE PEZZI PURE STAVOLTA
“Sono orgoglioso e soddisfatto che il deputato del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola sia stato votato come grande elettore per partecipare all’elezione del prossimo Presidente della Repubblica” queste le prime dichiarazioni del Sottosegretario grillino al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“Apprendo inoltre che anche questa volta il Presidente Musumeci perde pezzi, arriva solo terzo e se la matematica non è un’opinione, vuol dire che nemmeno i suoi, la maggioranza che tanto rivendica e si ostina a voler rappresentare pure in futuro, lo hanno votato. Musumeci perde pezzi pure nelle votazioni di ovvio garbo istituzionale. Credo che con questo pomeriggio si sia definitivamente spenta la luce su una terrificante esperienza di governo” conclude Cancelleri.
Miceli (Pd): “Musumeci solo terzo tra i grandi elettori per il Capo dello Stato, per lui risultato impietoso”
“L’elezione all’Ars dei tre grandi elettori siciliani consegna a Nello Musumeci un risultato impietoso: solo terzo, dopo l’opposizione e con 15 voti in meno rispetto a Gianfranco Micciché. Spero caldamente prenda atto di essere stato sfiduciato dalla sua maggioranza e decida di comportarsi di conseguenza”. A dirlo è il deputato siciliano del Pd Carmelo Miceli.
GRANDI ELETTORI. CUFFARO: “LA MAGGIORANZA NON HA PROTETTO E RISPETTATO L’ISTITUZIONE”
“Il rispetto per le Istituzioni non è solo un dovere ma è anche un diritto. La differenza è sostanziale, perché i doveri si ottemperano, i diritti invece si scelgono e il diritto di rispettare le istituzioni resta sempre una scelta non negoziabile, soprattutto con la propria coscienza”. Lo dichiara il commissario regionale della Democrazia Cristiana nuova, Salvatore Cuffaro, subito dopo l’elezione all’Ars dei tre rappresentanti siciliani da inviare a Roma per partecipare all’elezione del nuovo Capo dello Stato. “Io credo che oggi nel voto per l’elezione dei grandi elettori la maggioranza non abbia saputo proteggere questo diritto e non possono esserci ragioni che ne giustifichino il non rispetto – aggiunge -. Non è una bella pagina”.
Di Paola (M5S) tra i grandi elettori del Quirinale: “Fronte dell’opposizione maturo e compatto. Governo Musumeci al capolinea”
Oggi all’Ars il governo di fatto sfiduciato, con il presidente Musumeci che ottiene il minor numero di preferenze.
“Ringrazio i colleghi deputati regionali per l’attestato di fiducia espresso oggi nei miei confronti attraverso il prestigioso mandato che l’Aula mi ha affidato. Il risultato del voto conferma per l’ennesima volta che il governo Musumeci non ha più una maggioranza all’Ars ed è al capolinea. Al contempo, il voto fa emergere un fronte dell’opposizione maturo e compatto, che va ben oltre i numeri attesi superando le preferenze del presidente della Regione. Sono buone premesse per mettere insieme forze politiche capaci di affrontare le prossime sfide della Sicilia. Mi preparo intanto a compiere, con una certa emozione ma anche con grande senso di responsabilità, il prossimo passo, l’elezione della più alta carica dello Stato. In quell’occasione daremo il nostro contributo per determinare la vita democratica nazionale e il futuro del nostro Paese”.
Lo ha dichiarato Nuccio Di Paola, deputato regionale del Movimento 5 Stelle, che con 32 voti è stato eletto oggi dall’Ars tra i tre delegati che rappresenteranno la Sicilia all’elezione del prossimo presidente della Repubblica. Gli altri due eletti sono il presidente dell’Assemblea, Gianfranco Micciché (che ha ottenuto 44 voti) e il presidente della Regione, Nello Musumeci (con 29 voti).
Fava “Sicilia ha necessità di un governo autorevole. Musumeci si dimetta”
“A prescindere dalle decisioni che il Presidente prenderà nelle prossime ore, il voto di stasera certifica che Musumeci non ha più alcuna maggioranza. Ne preda atto, quantomeno per salvaguardare la dignità della funzione che rappresenta.
Nei prossimi mesi, per le scelte che la attendono, la Sicilia avrà bisogno di un governo autorevole, legittimato da una solida maggioranza. È chiaro che quel governo non potrà essere guidato da Musumeci. Le sue dimissioni rappresenterebbero oggi un atto di decenza e di rispetto per le sorti della Sicilia.” Lo ha dichiarato Claudio Fava