A Canicattì da questa mattina, è stata esposta in pubblico per la prima volta l’auto del giudice Rosario Livatino, la Ford Fiesta amaranto che conduceva quel tragico 21 settembre 1990, quando fu ucciso dai sicari della Stidda, sulla statale 640, all’altezza del viadotto Gasena. La Ford Fiesta, scortata dalle gazzelle dei carabinieri del Nucleo Radiomobile, dopo un giro tra le vie della città, è stata trasferita a bordo di un carro attrezzi, al complesso San Domenico, dove oggi e domani restera’ in mostra durante gli eventi della Settimana della legalità. Non era un’auto blindata ma soltanto una piccola utilitaria ripresa nelle mille immagini che testimoniano il brutale omicidio del magistrato martire, lasciata al margine della strada dal Giudice Livatino nel disperato tentativo di fuggire alla furia dei killer, resta nella memoria con i vetri infranti dai numerosi colpi d’arma da fuoco sparati dai mafiosi. La piccola utilitaria, che inizialmente si diceva fosse andata perduta, è stata affidato dalla famiglia Livatino ad un amico Angelo Terrana, che l’ha parzialmente restaurata e tenuta fino ad ora gelosamente custodita in un garage; oggi lo stesso Terrana, 91 enne, ha voluto donare l’auto al comandante dei Carabinieri della Compagnia di Canicatti, il capitano Luigi Pacifico. Dichiarata bene d’interesse culturale nel 2017, la Ford Fiesta rossa è stata usata durante le riprese del film “Il Giudice Ragazzino”.