Oltre 200 sorveglianti dentro le aule ma nessuna schermatura. Troppo tardi per chiedere l’autorizzazione alla Prefettura. «Ci sono dei tempi tecnici da rispettare», dice il rettore Fabrizio Micari. Non ci saranno neppure i metal detector. Anche in questo caso era necessario pensarci in tempo quando è stata fatta la gara d’appalto per la sicurezza.
La carica dei 2.500 aspiranti medici palermitani è pronta. Il test comincia alle 11 in punto, come in tutta Italia, ma prima i ragazzi ne devono superare un altro: i controlli. Intensificati quest’anno dopo la notizia della vendita di un migliaio di micro auricolari per barare all’esame. Notizia che ha colto l’Università impreparata da un punto di vista più “tecnico”.
L’ateneo è però corso ai ripari raddoppiando la vigilanza interna e chiamando in causa la polizia. Chi verrà beccato a utilizzare qualsiasi stratagemma non consentito, non solo avrà la prova invalidata, ma sarà pure segnalato con nome e cognome all’autorità giudiziaria. «Ci sarà un sorvegliante ogni 13 ragazzi, vista la situazione delicata, in situazioni di normalità ne prevediamo uno ogni 25/30 candidati», dice il rettore.
Zaini e cellulari stavolta non saranno lasciati fuori dall’aula ma in un punto di raccolta lontano, in modo da evitare una possibile attivazione di bluetooth. E, la polizia, chiamata in causa dall’università sarà presente all’esterno ma non all’interno. Venerdì scorso il rettore ha inviato un esposto alla squadra mobile di Palermo per «accertare e prevenire eventuali ipotesi di reato». Sono in corso le indagini della squadra diretta da Rodolfo Ruperti per accertare e prevenire eventuali ipotesi di reato. Il negozio di Palermo che ne è provvisto intanto continua a vendere gli apparecchi, anche se, dopo che è venuta fuori la notizia del boom di vendite di questi micro aggeggi per barare, i dipendenti rispondono che “al momento non c’è disponibilità” a chi si presenta davanti al bancone e chiede di acquistare il micro auricolare da 240 euro.(la Repubblica)
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/09/03/news/palermo_via_ai_test_blindati_per_medicina_200_vigilantes_niente_schermatura-235045722/