E’ Luigi Genovese, figlio dell’ex deputato Francantonio, il più ricco dell’Assemblea regionale: nel 2017 ha guadagnato 278mila euro. In fondo alla classifica i grillini Pagana e Sunseri, oltre a Catalfamo di Fratelli d’Italia: ciascuno di loro loro ha dichiarato 3.174 euro
Il più ricco, fra gli onorevoli dell’Ars, è un giovane di 22 anni. Forzista, ambizioso, dal cognome famoso: è Luigi Genovese, figlio dell’ex parlamentare Francantonio, che supera di gran lunga, per reddito (nel suo caso derivante dal patrimonio familiare), tutti i 69 colleghi di Palazzo dei Normanni. Ammontano a 277.912 euro i suoi guadagni, dichiarati nel 2018 e relativi all’anno precedente. Cifra che comprende i redditi fondiari e immobiliari e un imponibile secco di 116 mila euro.
Al secondo posto un altro messinese, ma del Pd, Francesco De Domenico: l’ex diretteore generale dell’Università dello Stretto ha dichiarato nel 2018 un reddito complessivo di oltre duecentomila euro. Al terzo posto il presidente della commissione antimafia, Claudio Fava (eletto nella lista di sinistra “I cento passi”) con 176.673 euro.
Fra i primi dieci di questa speciale classifica ci sono cinque forzisti. Il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, risulta settimo con oltre 115 mila euro. Il governatore Nello Musumeci è ventitreesimo con 81.822 euro, in pratica la cifra annua dei suoi compensi da parlamentare. Insieme all’ultimo posto della classifica due grillini (Elena Pagana e Luigi Sunseri) e un deputato di Fratelli d’Italia, Antonio Catalfamo, con compensi pari a 3.175 euro: cifra, questa, pari all’indennità percepita nel 2017 dal parlamento regionale (esclusa la diaria) e relativa a un solo mese di attività. L’Assemblea si è infatti insediata a dicembre di quell’anno. (Repubblica)