ROMA – I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Roma nei confronti di due persone, per reati di corruzione, truffa aggravata ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Gli indagati sono nel complesso quattordici. Gli arrestati sono Roberto Damassa, ex funzionario di Equitalia, e Alberto Marozzi, gestore di una palestra di Guidonia Montecelio. I due, dietro il pagamento di cospicue somme di denaro, si prodigavano per far accogliere da EQUITALIA irregolari istanze di rateizzazione di debiti fiscali presentate da alcuni contribuenti destinatari di cartelle esattoriali. Marozzi sarebbe stato anche autore di una truffa ai danni dell’Inps. In sintesi, attraverso l’utilizzo di Modelli F24 intestati ad una società “schermo” del tutto inesistente, avrebbe fatto risultare come regolarmente pagati i contributi previdenziali di imprese compiacenti le quali, invece, non avrebbero versato alcunché nelle casse dell’Inps. Le indagini, svolte dalle Fiamme Gialle del Nucleo Polizia di Tributaria di Roma e coordinate dalla Procura della Repubblica della Capitale, rappresentano lo sviluppo di una precedente attività investigativa che aveva condotto all’arresto, nel febbraio dello scorso anno, di otto soggetti per concussione, truffa aggravata e traffico internazionale di stupefacenti e che aveva consentito di individuare un presunto sodalizio criminale che, anche attraverso l’utilizzo di documenti dell’Agenzia delle Entrate contraffatti, avrebbe effettuato false verifiche fiscali per poi indurre i contribuenti a pagare cospicue “tangenti” allo scopo di ammorbidire il presunto controllo, in realtà solo simulato e del tutto inesistente. Nell’inganno sarebbe ncappato anche l’imprenditore Tommaso Di Lernia, noto per essere stato coinvolto nell’inchiesta “Enav-Finmeccanica", svolta sempre dalla Procura della Repubblica di Roma, in qualità di amministratore di una società alla quale un’azienda avrebbe subappaltato i lavori affidati dall’Enav. Il nuovo filone di indagine ha invece riguardato il Damassa e il Marozzi, il consulente del lavoro Alessandro Grassi, tratto in arresto nel febbraio del 2013. Al Damassa viene anche contestato lo svolgimento di un’attività di consulenza tributaria “in nero”. In sintesi, per le sue prestazioni professionali non avrebbero emesso alcuna propria fattura, ma avrebbe contato sull’emissione di falsi documenti fiscali da parte di altri soggetti, meccanismo che gli avrebbe consentito di continuare ad operare rimanendo completamente sconosciuto al fisco.
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