SGB manifesta le proprie preoccupazioni circa la firma del decreto approvato dall’assessore regionale al Territorio e ambiente Cordaro che vedrebbe interessati anche i siti minerari di San Cataldo e Milena. Non è ipotizzabile utilizzare miniere dismesse e mai bonificate, per depositare rifiuti speciali provenienti da ogni parte della Sicilia. Quattro siti indicati dalla Regione per lo stoccaggio e lo smaltimento di amianto sono in provincia di Caltanissetta. Non dobbiamo dimenticare la miniera Bosco di San Cataldo, già interessata da un processo per disastro ambientale, con alcuni funzionari regionali indagati. Ci chiediamo se è mai stata bonificata. Ci chiediamo,perché non creare una Rete Europea dei Musei delle Miniere di Salgemma?.
Non sarebbe difficile per il Governo regionale, per il suo assessore, copiazzare la Rete Europea dei Musei delle Miniere di Carbone (European Network of Coal Mining Museums). La Rete è attualmente costituita dai sette principali siti minerari europei riconvertiti in centri museali; per l’estero il Centre Historique Minierdu Nord Pas-de-Calais di Lewarde per la Francia, il Bois du Cazier di Marcinelle per il Belgio, il National Coal Mining Museum for England di Wakefield per la Gran Bretagna, il Deutsches Bergbau Museum di Bochum per la Germania, il Muzeum Gornictwa Weglowego Kopalnja Guido di Zabrze per la Polonia e il Museo de la Minería y de la Industria de Asturias, Mina San Vicente per la Spagna. Questo è sviluppo, questo è turismo. Questo creerebbe uno scambio di “produzioni” culturali e non uno squallido stoccaggio di rifiuti altamente pericolosi.
SGB Direttivo Nazionale
Aldo Mucci