Il candidato sindaco a San Cataldo, Valerio Ferrara tocca un altro tema che gli sta molto a cuore che riguarda il corpo forestale ed in particolare il riordino del settore. Qualche settimana fa i segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Sicilia Pierluigi Manca, Tonino Russo e Nino Marino hanno incontrato l’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla, che ha presentato una bozza di riforma forestale. All’incontro hanno partecipato pure Giuseppe Messina e Franco Arena per l’Ugl. I segretari hanno dichiarato – “Il progetto della Regione per la riforma forestale adesso c’è. Nero su bianco. Lo abbiamo sollecitato per anni, ci sarà formalmente consegnato dopo il passaggio in Giunta ma finalmente potremo confrontarci sulla base di documenti e fatti concreti.”
Ferrara, come i segretari generali dei sindacati pensa che sia necessario un servizio efficiente, capace di assicurare davvero ai cittadini la sicurezza idrogeologica e la prevenzione dagli incendi boschivi.
In particolar modo, sottolinea come la pandemia da Covid19 abbia causato soltanto in Sicilia la perdita di migliaia di giornate lavorative in agricoltura e per questo, pensa che sia giunto il momento per rendere operativa la riforma che riguarda questo settore. Trova inaccettabile che piuttosto che utilizzare questa risorsa, il corpo forestale, per mansioni che riguardano oltre che i boschi anche le aree verdi delle varie città si continui a rimanere fermi portando invece ad uno spreco che va a danno dei cittadini, che ogni giorno si ritrovano a vivere in città sempre meno decorose, e per il corpo forestale stesso che vive nel precariato. E’ per questo che Ferrara dichiara – il nostro Presidente della regione ha sempre desiderato una “Sicilia che diventasse bellissima”, e credo che per far in modo che la “Sicilia diventerà bellissima” è necessario un turn-over e la previsione di due soli contingenti di lavoratori, ovvero gli LTI a Tempo Indeterminato dove transiterebbero tutti i centocinquantunisti e i Lavoratori con Garanzia Occupazionale di 151 giornate annue, cui destinare gli attuali centounisti e settantottisti. Questo porterebbe finalmente ad una riforma nel settore forestale che permetterebbe realmente di sfruttare questa risorsa al meglio a beneficio delle casse comunali sempre più in difficoltà, soprattutto nei comuni già in dissesto finanziario, della cittadinanza tutta che oltre a pagare le tasse vivrebbe in una città decorosa, ordinata e per il corpo forestale che dopo letteralmente una vita di precariato vedrebbe finalmente qualche spiraglio di stabilizzazione garantendo finalmente alle proprie famiglie serenità e stabilità”. Inoltre Ferrara aggiunge – l’impegno dei sindacati è stato ed è sempre costante e presente, ma il Presidente della Regione non deve tirarsi indietro perchè questo è il momento giusto per agire. Ricordo che una delle sue promesse promesse fu “i forestali non si riposeranno più un giorno”, appunto esprimendo la sua volontà di sfruttare questa risorsa e di garantire la stabilizzazione degli stessi, e questo è il momento giusto per mantenere questa promessa, affinchè non siano soltanto parole ma seguano i fatti, perchè solo così potrà realizzare il suo sogno di una “Sicilia che diventerà bellissima”.
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