Il consiglio dei Ministri ha impugnato la parte di bilancio approvato dalla Regione Sicilia in cui si prevede l’uso dei Fondi per lo sviluppo e gli investimenti per spese correnti.
“L ‘autorizzazione ad usare queste risorse per il 2015 è stata un’eccezione concordata dal governo nazionale soltanto in via d’emergenza. Mai più potrà accadere che risorse pensate per le nuove generazioni possano essere utilizzate per finanziare sprechi della Regione Sicilia”. Intanto si cerca una soluzione per trovare i 300 milioni di euro che servono a chiudere i bilancio regionale. Nel 2015 le entrate strutturali, secondo le previsioni condivise con il Governo centrale, dovrebbero aumentare di circa 600 milioni tra Iva, Imposta sui redditi di persone e società. Questo significa un aumento delle entrate tributarie pari a oltre il 5%. Alle entrate ordinarie vanno poi aggiunti altri 800 milioni di entrate straordinarie: 200 come quota dei 300 dell’accordo e 580 di restituzione di importi trattenuti alla fonte nel 2014. Ora è fondamentale mantenere i tavoli con lo Stato per lavorare da subito sulla finanziaria 2016, per la quale Stato e Regione dovranno ancor di più lavorare fianco a fianco.
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