Quale professionista che opera a Gela nel Settore Tecnico-Legale e dei Servizi non posso accettare in silenzio l’esclusione del completamento dell’anello autostradale Castelvetrano-Gela dall’elenco del Recovery plan. La politica gelese, come l’Ordine degli Ingegneri, e tutte le associazione mostrano tutto il loro odio contro un territorio senza futuro, dove l’invidia e il malanimo è un fattore genetico, una città falsa e senza futuro. Nessuno difende il territorio, non arrivano investimenti, non arrivano infrastrutture, Gela è isolata.
In questi giorni i sindaci della provincia di Agrigento con associazioni e ingegneri, sono a Roma per una manifestazione di protesta davanti a Palazzo Chigi. A Gela invece. Il Sindaco di Gela Lucio Greco che non riesce a risolvere neppure l’ordinario e impantanato nel dilemma se chiudere le scuole, oppure lasciarle aperte, (il CoronaVirus come tutti sappiamo galoppa nei luoghi chiusi), le associazioni si gustano il caffè davanti i Bar, e l’Ordine degli Ingegneri praticamente privo di lavoro invidia chi lavora per il territorio.
Sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si fa espresso riferimento all’attenzione riservata dal Governo al tema del riequilibrio territoriale ed alla destinazione del 40% delle risorse al Mezzogiorno. Non capisco il motivo dell’esclusione di questa parte della Sicilia dagli interventi programmati soprattutto in tema di infrastrutture per una mobilità sostenibile. Quest’opera è indispensabile per parlare di sviluppo, servizi e attività imprenditoriali in una zona della Sicilia che vuole uscire dalla crisi e superare le conseguenze negative dell’emergenza sanitaria. In risposta a tutti coloro che cercano di fermare il nostro lavoro rispondiamo faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo prefissato, Porto, Autostrada, Ferrovia, Bonifica da Idrocarburi, sono le nostre priorità per lo sviluppo di Gela, se riparte il calcestruzzo riparte Gela, e il Libero Consorzio di Caltanissetta.
Dalla documentazione si evince chiaramente non c’è la volontà di consentire a Gela e al Libero Consorzio di Caltanissetta di superare il gap infrastrutturale con le altre province, non c’è attenzione per migliorare la viabilità interna, e soprattutto non c’è traccia di un impegno concreto per la chiusura dell’anello autostradale siciliano. E mentre Gela continua a perdere opportunità causa dell’ozietà dei nostri rappresentanti, rappresentanti, bravi solo a parlare, a complottare, rappresentanti privi di sostanza, che non contano niente nelle stanze di potere di Palermo, Roma e Caltanissetta stessa, gli altri costruiscono il futuro. Che si lavori per creare le condizioni minime di sviluppo e di crescita essenziali per arrestare l’emigrazione di tanti giovani, e lo sfascio di tante famiglie che privi di lavoro e denaro si separano.