Dal primo aprile hanno diritto al bonus le partite Iva, autonomi e i lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (attivi al 23 febbraio) iscritti alla gestione separata dell’Inps. L’iscrizione è fondamentale dato che nel caso dei liberi professionisti iscritti a casse professionali (giornalisti, avvocati, medici, commercialisti) sono previste altre modalità di accesso al sostegno. I 600 euro spettano anche ai dipendenti stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali «che hanno cessato involontariamente il proprio rapporto di lavoro dal 1 gennaio 2019 al 17 marzo 2020, ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019 e con un reddito non superiore ai 50mila euro».
Posto che sull’indennità non si pagheranno tasse, la domanda va sempre presentata in via telematica all’Inps. Occorre disporre di un PIN semplificato qualora non si sia già in possesso delle credenziali INPS. Si dovranno seguire i seguenti step:
- Per chi possiede le credenziali INPS
- Per chi non possiede le credenziali INPS: è possibile attivare un PIN semplificato (come da messaggio INPS n. 1381 del 26 marzo 2020), ossia un PIN composto dalle prime otto cifre e inviato sul cellulare o via e-mail. Occorre: chiedere il PIN semplificato tramite portale o Contact Center, autenticarsi con le prime otto cifre del PIN ricevute (via SMS o e-mail) per la compilazione e l’invio della domanda on line. Nel caso in cui non si riceve la prima parte del PIN entro 12 ore dalla richiesta, è necessario chiamare il Contact Center per la validazione della richiesta.
Gli autonomi e i professionisti iscritti alle casse di previdenza private per percepire i 600 euro devono fare richiesta alla propria cassa. Potranno farne richiesta i lavoratori che hanno percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito complessivo non superiore a 35mila euro e chi, sempre nello stesso anno di imposta, ha percepito un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro cessando, riducendo o sospendendo la propria attività autonoma o di libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 a causa dell’emergenza coronavirus. Potrà fare. domanda anche chi ha chiuso la partita Iva va dal 23 febbraio al 31 marzo. Ovviamente il professionista/lavoratore autonomo deve essere in regola con gli obblighi contributivi relativi all’anno 2019. L’indennità in ogni caso non concorre alla formazione del reddito imponibile.