Sembra avere tutte le caratteristiche di una intimidazione il ritrovamento fatto da un giudice civilista, residente in un comune della provincia di Agrigento, all’esterno della sua abitazione. Davanti la porta di casa ha rinvenuto un fiore di plastica, e una chela di crostaceo appesa sulla maniglia del portone d’ingresso. Ritrovamenti che, almeno apparentemente, non avrebbero un significato esplicito.
Il magistrato ha formalizzato la denuncia, a carico di ignoti, ai carabinieri che adesso si stanno adesso occupando delle indagini. I militari dell’Arma hanno subito avvisato la Procura della Repubblica, che ha aperto un fascicolo. Nulla trapela anche sull’eventuale presenza di impianti di videosorveglianza collocati a presidio della residenza, o comunque nelle vicinanze dell’abitazione del giudice. La speranza è che uno degli occhi elettronici possa avere ripreso qualcosa di utile alle investigazioni.