Il commissario regionale giovanile di IDES, Alessandro Agnello, si esprime a nome del movimento e dichiara: ”E’ ormai manifesta l’inefficienza delle misure adottate previamente dal Governo a sostegno delle imprese. Versiamo in una situazione critica e ci uniamo con fervore alla protesta della classe imprenditrice che in questo particolare periodo storico viene duramente colpita dalla crisi pandemica. La classe imprenditrice oggi versa in grave aporìa e gli squilibri e le tensioni sociali a cui stiamo assistendo in questi giorni sono il risultato finale di un malcontento generato da una errata azione di Governo per fronteggiare la crisi. Con particolare attenzione ai Comuni di Caltanissetta e San cataldo, ci uniamo e sosteniamo il clima di protesta. I nostri Comuni hanno sempre visto nascere importanti imprese nel loro tessuto socio – economico ed oggi anche le migliori realtà imprenditoriali scontano il prezzo della crisi pandemica e di un’errata sintesi politica dei loro interessi. Gli imprenditori, piccoli o grandi che siano, oggi si ritrovano uniti per manifestare il loro diritto alla libertà economica ed al lavoro che si scontra con la tutela della salute nazionale. La zona rossa istituita nei nostri Comuni non funziona come dovrebbe e sta gravemente acuendo i danni causati all’economia del nostro territorio. La crisi colpisce però anche la classe operaia, la quale all’oggi si è evoluta con nuove forme di occupazione, sopratutto precarie, ma non per questo ha perso la sua identità storica. Ricordiamo che uno degli obiettivi di IDES è quello di realizzare la compensazione tra le zone industriali di San Cataldo e Caltanissetta e favorire lo sviluppo delle imprese locali sotto un modello politico autonomistico. Una tale sinergia tra i due territori consentirebbe di arricchire il tasso di produzione industriale e di occupazione locale. Tornando al nocciolo duro del discorso, dispiace oggi vedere imprenditori che versano in una disperazione umana e che arrivano a gridare il loro malcontento dinanzi ad uno Stato che non ascolta come dovrebbe. I nostri Comuni sono stati la culla che ha visto nascere realtà imprenditoriali di notevole rilievo (si ricordi l’azienda Amaro Averna che in periodi di sviluppo ha costituito uno sviluppo non indifferente del tessuto economico). Proprio per tale motivo, dinanzi ad una tale disperazione non bisogna scordarsi che dietro ogni imprenditore si cela un padre di famiglia una donna che lotta per rimanere a galla. Non si può piu pensare ad una sopravvivenza del tessuto imprenditoriale ma bisogna realizzare le condizioni affinchè un’impresa possa prosperare e divenire fiorente nel nostro territorio. Gli imprenditori chiedono aiuto, non false promesse ma aiuti concreti. Dunque se lo Stato verso il quale abbiamo accettato di sotto ordinarci, ha il dovere di garantire la società civile in ogni sua parte sociale, che lo faccia ma in termini credibili. IDES si unisce al dolore dei commercianti e rileva l’importanza sociale delle loro proteste.”
Commissario regionale giovanile di IDES, Alessandro Agnello