Regina Scordio studentessa di Gela scrive alla nostra redazione:
“Voglio essere una voce in più sulla tematica riguardante la Scuola in presenza. Frequento il Liceo Classico Eschilo,sono alunna di una IV…la mia fa parte delle 59 classi in isolamento nel territorio del Golfo di Gela. Riponevo piena fiducia nella manifestazione che ha avuto inizio giorno 28 Aprile con l’adesione di tutti gli istituti superiori della città,i rappresentanti di ognuno hanno puntato alla coesione,coinvolgendo successivamente scuole primarie e secondarie di primo grado. In data odierna si è svolta una videoconferenza con l’Avvocato nonché sindaco Lucio Greco…alla domanda che tutti gli alunni e genitori si sono posti, la risposta è stata la seguente:”Dipende tutto dall’Asp”. Sull’ Asp, oggi è stato postato un articolo intitolato “Avete finito la quarantena”, peccato che non ne hanno mai comunicato l’inizio,ciò ha comportato la libera circolazione dei soggetti che hanno avuto contatti con il positivo. Il che mi porta a raccontare la mia esperienza personale: mercoledì 14 Aprile è stata comunicata la positività di una mia compagna; 26 alunni e 6 professori sono stati avvisati da uno dei precedenti docenti. Ognuno di noi ha deciso autorevolmente di attuare una quarantena preventiva la quale comprende l’isolamento totale,senza avere alcun tipo di contatto con il resto dei conviventi (soprattutto per noi giovani è una prova psicologica)…la quarantena effettiva ci è stata comunicata 8 giorni dopo,in questi 8 giorni se non avessimo avuto rispetto per la nostra città e per coloro che la abitano avremmo potuto svolgere le nostre solite attività quotidiane,con la possibilità di contagiare chiunque si avvicini… 26 famiglie,nelle quali 26 padri e madri hanno dovuto mettere al corrente di tale situazione i propri datori di lavoro che li hanno esortati a non presentarsi sul posto di lavoro fin quando i loro figli non avessero ricevuto l’esito negativo del test molecolare. L’Asp nonostante i 40 contagi avvenuti nella giornata di ieri,nonostante i 554 contagi totali tra cui 180 alunni dai 3 ai 18 anni (64 lo hanno contratto in ambiente scolastico),11 docenti,1076 alunni e 309 professori in isolamento continua ad affermare di avere la “Situazione sotto controllo”,nonostante io potrei affermare solo il loro sistema contorto e palesemente disorganizzato…Chi sarebbe disposto a tornare a scuola dopo aver passato più di 20 giorni in una stanza,senza avere la possibilità di fare una passeggiata all’aria aperta,con il rischio che si possa avere un possibile positivo nella propria classe e che si possa ripetere ciclicamente l’incubo già vissuto?”
Regina Scordio