La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela ha delegato personale della Polizia di Stato appartenente al Commissariato P.S. di Gela, ad eseguire due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Gela, su richiesta di Codesta Procura, nei confronti di S. G. cl 50 e S. A. cl 89, resisi responsabili di tentata estorsione aggravata continuata in concorso.
L’attività di indagine veniva avviata su delega della Procura di Gela dalla Squadra di PG del Commissariato di Gela, nel mese di settembre dello scorso anno, a seguito di una denuncia di tentata estorsione sporta da due cittadini rumeni cui era stata avanzata la richiesta di 1000 euro.
In particolare le indagini espletate, anche di natura tecnica, hanno permesso di individuare gli autori della richiesta di denaro rivolta alle vittime.
AI S. G., l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata nel carcere di Enna dove si trova ristretto giacché nel corso dell’indagine lo scorso 27 Ottobre 2018, era stato tratto in arresto nella flagranza del reato p. e p. dall’art. 629, comma 1 c.p., aggravato dall’art. 71 DI. vo 159/2011; in quell’occasione, avendo contezza della possibile consegna di denaro da parte di una cittadina rumena che aveva denunciato la richiesta di una somma di denaro da parte del predetto, la Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Gela predisponeva un servizio di osservazione discreta nei pressi del piazzale antistante il Liceo Classico; intorno alle ore 16, il S., dopo aver incontrato la vittima in quel momento in compagnia del compagno, veniva sorpreso all’atto di ricevere la somma di € 150.00, a titolo estorsivo, da parte della cittadina rumena.
Dopo le formalità di rito, S. A., è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Gela, mentre al S. G. l’O.C.C.C. è stata notificata presso la Casa Circondariale di Enna, ove lo stesso si trova ristretto.