L’ingegnere di Gela Francesco Agati, afferma: “Dopo il gravissimo incidente all’interno della SMIM di questa notte, si chiede l’immediato intervento di messa in sicurezza provvedendo per quando possibile il contenimento della dispersione dell’amianto contenuto nella copertura con vernice acrilica. Avevamo già denunciato il rischio circa cinque anni fa.”
Sono notevoli i danni che il fuoco, ieri notte, ha causato all’interno dell’area Smim, sulla statale 115 Gela-Vittoria. Un incendio ha distrutto diversi mezzi, fermi nel piazzale antistante i capannoni. L’azienda, che per decenni ha operato nell’indotto Eni, è stata dichiarata fallita e attualmente è affidata ad un curatore, che nelle scorse settimane ha proceduto a licenziare anche gli ultimi ventuno dipendenti. Ormai, le attività erano ferme da diverso tempo. In queste ore, si dovrebbe chiarire la natura del rogo e non sembra esclusa la pista dolosa. Una forte deflagrazione è stata sentita anche ad alcuni chilometri di distanza, nel centro abitato. Sul posto, ieri notte, sono arrivati i vigili del fuoco e i poliziotti del commissariato. Pare che da dvierso tempo, l’area sia stata spesso visitata anche dai ladri.