Fine anno drammatico, un ristorante su cinque chiuso: non si trova nemmeno il personale per lavorare.
Tni Italia lancia l’hashtag #apertimavuoti, 13 le proposte per salvare il mondo Horeca presentate ieri al ministro del Turismo Massimo Garavaglia e al sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini.
Michele Tornatore direttore provinciale di Tni Italia Caltanissetta dichiara: “Se si va avanti così, tra pochi giorni chiuderemo tutte le attività. Ristoranti e alberghi inesorabilmente vuoti per questo fine 2021. Molte attività hanno deciso di chiudere, perché non ci sono prenotazioni e nemmeno si trova il personale, già carente prima del boom di contagi per la variante Omicron. Ora la situazione è diventata drammatica: sono più i camerieri e i cuochi in quarantena che quelli che lavorano. Diversamente dal 2020, quando l’Italia, di questi tempi, era in zona rossa, in questo fine anno 2021 i ristoranti e i bar sono aperti. Ma non è cambiato nulla. E’ come se fossimo chiusi e un ristorante su cinque ha già scelto di rinunciare al cenone di Capodanno. Siamo in lockdown, #apertimavuoti, come recita l’hashtag che abbiamo lanciato sui social. Se si va avanti così, non ci faremo chiudere. Tra pochi giorni saremo noi a chiudere le nostre attività, per protesta. Attività che valgono il 18 per cento del Pil nazionale, 46 miliardi di euro di valore aggiunto e danno lavoro a oltre un milione di persone. Ieri Tni Italia è stata convocata al tavolo ministeriale per il settore turistico. Abbiamo illustrato al ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, e al sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini le nostre 13 proposte per salvare il settore ricettivo e della ristorazione. Tra queste la proroga della cassa integrazione, che sarà probabilmente confermata dal consiglio dei ministri. Al governo chiediamo anche che vengano prorogati tutti gli aiuti alle imprese fino alla scadenza dello stato di emergenza”.
L’associazione TNI Italia chiede e propone ulteriori misure utili a salvare uno dei settori più colpiti dall’emergenza COVID-19: la situazione pandemica sta peggiorando e lo stato di emergenza è stato prorogato al 31-03-2022: tutti gli aiuti introdotti fino ad oggi devono esser almeno prorogati di conseguenza.
LE RICHIESTE:
1) Prolungamento credito d’imposta sulle locazioni commerciali, si ricorda che l’ultimo credito d’imposta affitti concesso risale a maggio 2021. Si chiede inoltre che il proprietario immobiliare sia obbligato ad acquisire il credito in caso di cessione;
2) Prolungamento credito d’imposta sanificazione e dpi;
3) Nuovo fondo perduto a ristorare la perdita di fatturato dell’anno 2022, rispetto al 2019;
4) Nuovo fondo perduto filiera Made in Italy per la ristorazione;
5) Proroghe norme salva bilanci anche per il 2021-2022;
6) Esenzione pagamento di tutti i tributi/contributi: Tari, Suap, Cimp e Siae relativi all’attività per il periodo di pandemia (a Firenze la TARI è stata abbattuta per il 2021 del 25% della sola parte variabile: praticamente nulla);
7) Esonero del pagamento della rate INPS artigiani e commercianti per almeno i primi 3 mesi del 2022 (l’attuale abbattimento ha coperto fino alla rata di novembre: la rata di febbraio è dovuta per intero, chiediamo quindi che venga annullata) – Come associazione chiediamo con forza che sia eliminata definitivamente il pagamento dell’IVS artigiani e commercianti da parte dei soci lavoratori oltre al meccanismo assolutamente assurdo del pagamento a percentuale della stessa sugli utili di società giuridiche.
8) Allungamento dei piani di ammortamento dei finanziamenti garantiti con il Fondo di garanzia: a gennaio tutte le moratorie saranno finite: se la pandemia continua tutte le moratorie devono esser prorogate di pari passo.
9) Ammortizzatori Sociali: per tutto il Settore ricettivo-turistico e per il comparto somministrazione devono essere prorogate tutte le forme di integrazione al salario (CIGO, CIGS, FIS, ecc.) fino alla fine del periodo emergenziale, minimo fino ad aprile 2022;
10) Abbattimento strutturale del costo del lavoro. Riduzione del cuneo fiscale, ma non solo per nuovi assunti ma bensì a tutela e mantenimento della forza lavoro esistente per tutto il Settore del Turismo e della Somministrazione onde evitare l’inevitabile aumento della platea dei disoccupati;
11) Promuovere accordi quadro in favore della calmierazione dei prezzi riguardanti le utenze (EE, GAS, ecc.) oltre alla dilazione automatica del pagamento delle bollette almeno durante i periodi emergenziali, oltre a combattere con forza il caro bollette;
12) Estensione dell’agevolazione “80 facile” per l’attività di somministrazione;
13) Proroga concessioni scadute fino alla fine del periodo emergenziale.