La casa in cui visse il giudice Rosario Livatino, a Canicatti’, sara’ acquisita dalla Regione siciliana. Lo ha stabilito la Giunta regionale allo scopo di inserire l’immobile di particolare interesse storico-culturale nella “Rete delle case museo”.
L’intento e’ di valorizzare la casa dove il magistrato, assassinato dalla mafia nel 1990 e proclamato Beato il 9 maggio dello scorso anno, ha trascorso la propria vita: qui, e’, infatti, possibile trovare importanti testimonianze del vissuto quotidiano del giudice. Con la delibera si e’ dato mandato al Dipartimento dei Beni culturali di compiere gli atti necessari e al Dipartimento Regionale Tecnico di determinare il valore dell’immobile.
“La casa del giudice Livatino – sottolinea l’assessore Alberto Samona’ – e’ un luogo dal fortissimo significato simbolico. Da quando, quasi un anno fa, e’ stato confermato il vincolo di tutela culturale della Soprintendenza, abbiamo lavorato con gli uffici per arrivare a un risultato che possa rendere fruibile la casa in modo permanente. L’immobile, una volta acquisito, entrera’ a far parte a pieno titolo della Rete regionale delle case-museo, istituita dal governo Musumeci per mettere in collegamento i luoghi rappresentativi dei personaggi illustri della Sicilia”.