L’abolizione delle Province è – di nuovo – legge. L’Ars ha appena dato il via libera alla riforma della riforma, di fatto adeguandosi alle richieste formulate dal governo centrale con l’impugnativa di inizio autunno. In Aula, però, non mancano le sorprese: l’Ars esclude i sindaci in carica dalle aree metropolitane.
la maggioranza va sotto – con un voto segreto – sull’emendamento che avrebbe permesso ai sindaci di Palermo, Catania e Messina Leoluca Orlando, Enzo Bianco e Renato Accorinti di essere chiamati di diritto alla guida delle rispettive Città metropolitane, il più caldo dei punti in discussione.
Alla fine l’aula approva con 38 voti favorevoli, 19 contrari e due astenuti il disegno di legge per il completamento della riforma delle ex Province. Forza Italia, Pid-Gs hanno abbandonato l’aula al momento del voto, il M5s e la lista Musumeci hanno votato contro.
Slitta l’elezione dei presidenti dei Liberi consorzi e dei sindaci metropolitani, mentre i commissari delle ex Province rimarranno in carica fino al 30 settembre. Un emendamento del governo, approvato dall’Ars per il voto delle norme del disegno di legge per il completamento della riforma delle ex Province, stabilisce che l’elezione si terrà in una domenica compresa tra il 30 giugno e il 15 settembre del 2016. La norma originaria fissava la votazione al 30 giugno.