Articolo di Vincenzo Pane di La Sicilia – Santa Caterina. Revocato l’obbligo di dimora nel Comune di Santa Caterina per Daniela Seminatore, 54 anni e per l’imprenditore Salvatore Pignato, 43 anni, entrambi coinvolti nel blitz di carabinieri e guardia di finanza “Pandora 2”. Per entrambi gli inquirenti configurano il loro coinvolgimento in vicende legate ad assegnazioni irregolari di appalti pubblici per affidamento di lavori (Pignato) e organizzazione di corsi di formazione (Seminatore).
Il Tribunale del riesame ha accolto i ricorsi presentati dagli avvocati Alberto Fiore – che assiste Pignato – e Walter Tesauro – legale di Seminatore – i quali avevano sostenuto l’assenza di elementi ed esigenze tali da disporre il divieto di dimora a Santa Caterina. In totale sono 32 gli indagati tra destinatari di misure e altri a piede libero.
Al riesame non si sono invece rivolti i tre ex amministratori (dimessisi dalle loro funzioni) ai domiciliari e cioè l’ex sindaco Antonino Fiaccato, 54 anni (difeso dall’avvocato Giuseppe Dacquì), l’ex vicesindaco Agatino Macaluso, 31 anni (difeso dall’avvocato Salvatore Falzone) e l’ex assessore Giuseppe Natale, 27 anni (difeso dagli avvocati Pietro Milano e Pietro Pistone).
Tutto ruota intorno alla tesi investigativa secondo cui gli appalti sarebbero stati mantenuti sotto la soglia dei 40mila euro di valore per procedere ad affidamenti fiduciari senza procedere a gare d’appalto per favore imprese vicine all’amministrazione. Le accuse contestate a vario titolo agli indagati sono quelle di associazione a delinquere finalizzata a commettere reati contro la pubblica amministrazione, concussione, corruzione, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del concorrente, induzione indebita a dare o promettere utilità, falso e abuso d’ufficio.