13 persone accusate di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri della Compagnia di Modica hanno dato esecuzione agli arresti. L’operazione condotta nelle province di Ragusa, Catania ed Agrigento ha permesso di disarticolare importanti piazze di spaccio a Modica e Scicli, nel Ragusano. All’operazione hanno partecipato oltre 50 militari, unita’ cinofile ed un elicottero. Uno dei perni dello spaccio era rappresentato da un’anziana donna di 74 anni e da alcuni suoi parenti.
La donna di origini palermitane, ma da anni a Scicli, era a capo di un florido giro di droga. Con amici e parenti, riusciva a rifornire settimanalmente i propri clienti con importanti quantitativi. A darle aiuto le compagne degli ‘amici’. E la consegna della droga avveniva anche a domicilio. Sei mesi di intercettazioni, appostamenti e ricerche, per ricostruire un fiorente commercio di droga tra Modica e Scicli. Una indagine della compagnia di Modica che ha permesso oltre a Scicli, di fare luce anche nel versante modicano dove due fratelli di origine marocchina gestivano assieme ad altri ‘collaboratori’, analoghe attivita’ di spaccio di hashish e cocaina. Un giro difficile da ricostruire perche’ nessuno aveva con se’ grossi quantitativi di stupefacente, modo per giustificare il possesso per uso personale. E poi il linguaggio in codice e la mossa di non portare con se’ il telefono cellulare hanno reso ancora piu’ complessa l’indagine.
Per sette soggetti è scattata la custodia cautelare in carcere, per altri sei l’obbligo di dimora. Sequestrati diversi quantitativi di droga e soldi in contanti. Si sta approfondendo anche l’indagine sulla percezione del reddito di cittadinanza. La donna settantaquattrenne oggi e’ detenuta presso una casa circondariale siciliana perche’ sconta una condanna definitiva ed e’ soggetto molto noto a Scicli. Gli acquirenti sono tutti abbastanza giovani: l’eta’ di assunzione e il costo relativamente basso della cocaina rende la rete di cessione fitta.
Alla conferenza stampa, con il comandante provinciale dell’Arma di Ragusa, il colonnello Gabriele Gainelli, e il comandante della Compagnia di Modica, Francesco Ferrante, anche il capo della procura iblea, Fabio D’Anna: “Indagine importante, siamo partiti da un arresto e uno spaccato della realta’ delle piccole cittadine, drammatico nel consumo di sostanze stupefacenti. Tre gruppetti legati da vincoli famigliari e un circuito relazionale che girava per tutta la Sicilia sud orientale nei canali di approvvigionamento. E che si tratti prevalentemente di cocaina e’ un segnale importante – ha spiegato il procuratore Fabio D’Anna – come importante e’ stata l’attivita’ di intelligence che ha visto impegnata con grandi risultati la compagnia di Modica”.
Il comandante della compagnia di Modica, Francesco Ferrante, ha fornito altri dettagli: “Indagini complesse. Una settantaquattrenne di Scicli e persone a lei vicine si sono mosse e sono state particolarmente attive. Li abbiamo intercettati, un giro di 7 mila euro ogni venti giorni, una settantina di euro a dose ceduta e per avere una attivita’ del genere avevano ovviamente una clientela che richiede rifornimenti continui. Le investigazioni sono iniziate in primavera 2019 e si cono concluse nei primi mesi del 2020”. La droga girava in quantitativi ridotti per sfuggire ad arresto immediato. Una rete attiva nello spaccio anche per 18 ore al giorno, non una piazza di spaccio ma appunto in “delivery”, cosa che ha reso l’indagine complessa. “Ci sono anche delle donne che hanno in buona parte aiutato i loro conviventi con parte attiva e cooperante” ha concluso Ferrante. Un interscambio tra nuclei famigliari con una coordinatrice, l’anziana che teneva la cassa del traffico, ma non ci sono grandi gruppi criminali, spesso si tratta di nuclei famigliari e non c’e’ associazione in senso tecnico”.