[embed_video id=126618]Non è detto che il viadotto San Giuliano all’ingresso della città di Caltanissetta sia da abbattere. E’ questa la notizia che emerge dall’incontro chiesto e ottenuto con l’Anas dalla delegazione nissena del Movimento 5 Stelle con in testa la parlamentare Azzurra Cancelleri. Presente a Roma anche il consigliere comunale Giovanni Magrì che esprime perplessità sulla perizia di variante delle opere di compensazione proposta dalla giunta alla conferenza dei capigruppo per l’approvazione in consiglio comunale. Magrì anticipa che sulle opere di compensazione il Movimento farà una sua proposta.
“Erano circolate voci, che non rispondono al vero, che il viadotto rischiava di essere chiuso o abbattuto. Le cose non stanno così, il viadotto San Giuliano è stato monitorato e le notizie sembrano buone, in quanto il problema interesserebbe solo la colonna coinvolta dallo spostamento di 6 centimetri che potrà essere riparato per una riapertura veloce. Questo è quello che ci dice Anas, al contrario di quanto detto, anche da alcune parti politiche”, afferma il consigliere.
“Poi – aggiunge Magrì – bisognerà capire di chi sono le responsabilità e si sta studiando tutta l’area per capire se le cause del cedimento sono da attribuire al passaggio dei mezzi pesanti, e quindi alla società che fa i lavori, oppure se è dovuto a questioni di tipo geologico”.
Capitolo opere di compensazione. Secondo Magrì “non c’è una chiarezza totale su cosa si farà”. “Lunedì ci riuniremo in commissione capigruppo sul documento del quale abbiamo parlato ad Anas. Che andrebbe a cambiare con una perizia di variante le opere di compensazione da realizzare. Paradossalmente Anas è d’accordo con noi nel dire che è un documento anomalo, ovvero il fatto che sia il Comune a fare la perizia di variante, che dovrebbe presentarla invece l’ente appaltante. Ci sono perplessità sulla progettazione inserita in perizia di variante per la bonifica di contrada stretto, così com’e il documento non possiamo condividerlo”.
Quindi il Movimento 5 Stelle presenterà un documento alternativo ma non chiude completamente la porta all’amministrazione. “Noi molto probabilmente faremo un documento alternativo, se poi si riuscisse a trovare una soluzione utile per la città, cosa che mi sembra difficile, siamo ancora disposti a dialogare con l’amministrazione