[embed_video id=37509]Il 17 novembre si celebra la giornata internazionale degli studenti e delle studentesse. Un momento che non vuole essere un’occasione di svago o vacanza dagli impegni scolastici ma un occasione per ricordare i diritti che si possiedono e la necessità di combattere per garantirli.
La giornata è stata scelta per commemorare le vittime del regime nazista nel 1939, che lottarono per la libertà d’espressione. La rete degli studenti medi, a Caltanissetta così come nel resto dell’Italia, ha celebrato questa data organizzando una mobilitazione che offra spazi di espressione e diventi un’occasione di confronto, arricchimento e incontro degli studenti di tutte le scuole.
L’appuntamento è stato in piazza Falcone e Borsellino alle ore 9 e da qui è iniziata una marcia di commemorazione delle vittime innocenti delle barbarie fondamentaliste che colpiscono quando e dove non si può reagire.
“Una barbaria che non conosce ragione, umanità e provenienza – ha commentato la presidentessa nissena Valentina Lomaglio -. Una barbaria alla quale non si può rischiare di rispondere con nuova barbaria, con nuova irrazionalità, con nuova disumanità”.
Di questa e di altre tematiche attuali si è discusso in un dibattito in Piazza della Repubblica al termine della marcia. Ospiti e moderatori di parte della discussione, anche alcuni concittadini immigrati e rifugiati promotori del progetto di accoglienza e integrazione sociale ‘Il Girasole”.
Il dibattito inoltre è stato anche occasione per una elaborazione condivisa riguardo alle enormi difficoltà vissute dagli studenti del meridione, anche in rapporto ai loro compagni della parte opposta dello Stivale, oltre che sulla coscienza sociale e i metodi di espressione e di confronto dai quali vale la pena ripartire verso la costruzione di un’alternativa alla paura, alla mancanza di coscienza sociale e di solidarietà umana.
“Un’alternativa sociale – ha concluso la presidentessa – che sia ancora profondamente fondata sui diritti fondamentali di un occidente che rischia invece di cedere, sotto il peso della paura, incapace di reagire alla morte con la salvaguardia dei valori più grandi: vita e libertà”.
La Rete degli studenti medi ha lanciato per l’occasione i seguenti hashtag
#17now
#freetolive
#freetomove
#freetolearn
#noussommeshumans