«A seguito delle indagini avviate dall’Autorità giudiziaria di Catania, stamane gli ingegneri Natale Zuccarello e Saverio Verde del Genio civile etneo hanno rassegnato le loro dimissioni nelle mani del direttore del Dipartimento regionale Tecnico, Salvatore Lizzio, che le ha accolte. Ove si segnalano zone d’ombra o di opacità nell’azione della Pubblica amministrazione, è giusto che la magistratura promuova le opportune indagini. Al momento, comunque, non abbiamo elementi per valutare i fatti, se non quanto appreso dalla stampa. Ci conforta, però, la certezza di aver visto, in questi tre anni, uno straordinario impegno da parte di tutto il Genio civile etneo, ufficio capace di avviare, per i lavori pubblici nel Catanese, un significativo e tangibile rilancio. Il direttore Lizzio assumerà ad interim la carica di Ingegnere capo».
Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.
Non ci sarebbe soltanto il consorzio Aduno su quella che sembra un’indagine legata al mondo degli appalti, in particolare quelli gestiti dal Genio Civile di Catania ma le perquisizioni della guardia di finanza avrebbero riguardato anche uffici di molte imprese. I Finanzieri hanno sequestrato mole di documenti a ditte con sedi in più parti della Sicilia tra cui Gela, Acireale, Enna, Comiso. Le forze dell’ordine sono andate anche a casa di Natale Zuccarello e Saverio Verde, il primo ingegnere capo del Genio Civile e il secondo un funzionario che figurerebbe come responsabile unico dei procedimenti che hanno portato all’affidamento delle gare d’appalto sospette. Non è escluso che le perquisizioni abbiano riguardato anche altri dipendenti pubblici.