[embed_video id=47561]Accerchiata e inseguita con i familiari da un gruppo di stranieri all’uscita da un cinema del centro storico di Caltanissetta. Protagonista della disavventura una consigliera comunale di San Cataldo, Marianna Guttilla, che l’altra sera – secondo quanto ha dichiarato ad un giornale online – sarebbe stata infastidita dalla comitiva di immigrati, alcuni dei quali ubriachi, in piazza Garibaldi mentre passeggiava con i suoi figli.
Da più parti sono arrivate attestati di solidarietà alla consigliera e alla sua famiglia. Sulla vicenda è arrivata anche la presa di posizione di Gianfranco Fuschi, esponente della Lega Nissena, che in un documento esprime vicinanza a Guttilla: “Diamo noi la nostra solidarietà al posto del Sindaco di Caltanissetta il quale in occasioni del genere si guarda bene dall’intervenire tempestivamente in difesa dei cittadini preferendo tenere sottotraccia tutte le angherie subite da inermi cittadini da parte di pseudo rifugiati”.
Secondo Fuschi “questo ennesimo grave atto, che viene dopo il rapimento e la violenza subita da una ragazza e da uno stillicidio, quotidiano di risse, aggressioni occupazioni di stabili ed impianti comunali non può che accendere i riflettori sull’eccessivo, incontrollato ed incontrollabile flusso di stranieri in realtà piccole quali Caltanissetta, San Cataldo e la stessa Gela. La responsabilità politica del ministro dell’Interno è palese, ma vi sono altre responsabilità, particolarmente quella delle amministrazioni locali – aggiunge l’esponente della Lega Nissena -. Caltanissetta ha il diritto di vivere in serenità, non può e non deve essere una città militarizzata, impaurita. Già gli esercizi commerciali del centro storico hanno pagato e pagano un prezzo troppo alto a questa pseudo solidarietà che si tramuta in vantaggi per pochi a dispetto di problemi per tanti. La situazione è al limite di guardia e ci chiediamo se , come potrà avvenire, qualcuno reagirà, a chi si dovrà addossare la responsabilità”.